E’ un’altro studio che esprime l’ampiezza del riscaldamento del clima medievale, che sembra avere avuto un carattere globale, come dimostrano numerosi altri studi del settore.

In questo caso viene mostrata l’altitudine nella quale le specie arboree riuscivano a raggiungere nella zona polare dei monti Urali, in Russia.

Ebbene, viene mostrato come tale altitudine sia stata pressoché stabile attorno ai 420 metri di quota tra il 750 ed il 1360, cioè per quasi sei secoli consecutivi!

Il crollo corrisponde alla Piccola Età Glaciale, con l’altitudine media scesa ad appena 260 metri di quota attorno al 1880.

Anche oggi, con il riscaldamento attuale, gli alberi non sono saliti di quota oltre i 340 metri (nel 2011), inferiori anche alle altitudini del periodo del 450 dopo Cristo, data nella quale inizia lo studio.

10 mag 14 polar urals tree line mazepa 2001