In questo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, viene dimostrato come nei ghiacciai himalayani la temperatura sia diminuita negli ultimi 30 anni, contravvenendo al pensiero unico di “riscaldamento globale”. Lo studio, condotto da un nutrito numero di scienziati, afferma che: “Questo raffreddamento locale potrebbe aver parzialmente preservato i ghiacciai dallo scioglimento e potrebbe aiutare a proteggere l’ambiente periglaciale e che tendenze di raffreddamento (fino a −0,05 °C all’anno), tuttavia, sono evidenti in tutti i punti glaciali”.
Per lo stesso motivo, gli scienziati affermano che: “L’evidenza di come l’effetto di raffreddamento del ghiacciaio influenzi la quantità di precipitazioni ad alta quota è mostrata in Fig. 3f. Osserviamo una maggiore quantità di precipitazioni diurne (9:00-17:00) a Pyramid, rispetto alle stazioni a quote più basse. Lo stesso modello di altitudine è stato riportato per il Monte Everest e la Valle di Langtang.

Inoltre gli scienziati affermano: “Il nostro studio ha fornito prove di un processo finora mancato nelle interazioni ghiacciaio-clima ad alta quota. Abbiamo descritto un effetto dei ghiacciai sul clima locale dell’Himalaya, associato al riscaldamento globale, che ha abbassato la temperatura diurna vicino alle masse glaciali. Potenzialmente, gli effetti dei ghiacciai sulla temperatura locale potrebbero verificarsi in altre catene montuose, dove i ghiacciai possono sviluppare venti catabatici in base al regime climatico locale, alle dimensioni del ghiacciaio, alla pendenza e alla copertura detritica.

Abstract
Comprendere la risposta dei ghiacciai himalayani al riscaldamento globale è fondamentale per il loro ruolo di fonte d’acqua per il subcontinente asiatico. Tuttavia, esistono ancora grandi incertezze sui fattori climatici che determinano i cambiamenti passati e presenti dei ghiacciai in tutte le scale. Qui analizziamo i dati delle stazioni climatiche orarie continue di un’altura glacializzata (stazione di Pyramid, Monte Everest) dal 1994, insieme ad altre osservazioni al suolo e a rianalisi climatiche. Dimostriamo che negli ultimi tre decenni a Pyramid si è verificata una diminuzione della temperatura massima dell’aria e delle precipitazioni in risposta al riscaldamento globale. I dati delle rianalisi suggeriscono che questo effetto si è verificato in modo più esteso nelle aree glacializzate dell’Himalaya.
Si ipotizza che il raffreddamento controintuitivo sia causato da un maggiore scambio di calore sensibile e dall’aumento associato del vento catabatico dei ghiacciai, che richiama aria fredda verso il basso dalle quote più elevate. I venti catabatici più forti hanno anche abbassato l’altezza della convergenza locale dei venti, diminuendo così le precipitazioni nelle aree glaciali e influenzando negativamente il bilancio di massa dei ghiacciai. Questo raffreddamento locale potrebbe aver parzialmente preservato i ghiacciai dallo scioglimento e potrebbe contribuire a proteggere l’ambiente periglaciale.

Fonte : Nature