Articolo di Fiorentino Marco Lubelli – Venerdì 27 Dicembre 2024
Collaboratore di Attività Solare
Siamo stati tra i primi a prevedere che l’inverno 2024/25 sarebbe potuto essere del tutto differente da quello degli ultimi due anni. Molti ci hanno criticato per questo assumendo che questa previsione fosse assurda, a causa dello straordinario periodo caldo che contraddistingue il clima globale da un anno e mezzo a questa parte. Invece, era evidente sin dalla fine di settembre che la circolazione generale ci suggerisse come l’Europa potesse essere il target principale di scambi di tipo meridiano. Le due alluvioni in Emilia Romagna, i due importanti eventi nevosi dell’8 dicembre sull’Appenino centro/settentrionale e del 23/25 dicembre su quello meridionale, sembrano oggi solo i precursori di un evento ben più potente proprio per l’inizio del prossimo mese.


L’evoluzione intravista già ieri viene confermata e resa più “esplosiva” nelle emissioni di questa sera. Il forcing troposferico delle alte pressioni aleutinica e russa viene completata da quella delle Azzorre a descrivere un classico split in tre tronconi del VP con un centro di vorticità sul Canada, uno sulla Scandinavia e uno sull’Asia orientale. Questa particolare configurazione è la più favorevole per eventi freddi di rilievo sull’Europa e potrebbe dare la “stura” all’inizio di una fase lunga e fredda sull’Europa con una reiterazione di irruzioni artiche continentali avente come target proprio il Mediterraneo centrale. La situazione è davvero esplosiva e andrà monitorata giorno per giorno. L’Epifania potrebbe portare il gelo e la neve in Europa.
Fonte: Progetto Scienze