Di Fiorentino Marco Lubelli – 26 Dicembre 2023

Possiamo dire che fino ad oggi l’inverno non abbia toccato il Mediterraneo se non all’inizio di dicembre, poi solo alta pressione e mitezza. Tutto per colpa di un VP troposferico che si è disposto obliquamente oblungo dalla Siberia orientale fino all’Alaska determinando il dicembre più caldo della storia in USA e molto stabile ma leggermente più fresco in Europa. Dicevamo in altro articolo che l’unica maniera per la fine di questo equilibrio termodinamico sarebbe potuta essere il reset del vortice polare con una sua disposizione più favorevole. Appare ormai evidente, e lo dimostrano le emissioni di oggi, che questo reset sia prossimo, e sia tutto costruito in troposfera, siamo infatti ancora lungi dal subire gli effetti stratosferici di un SSW che arriverà solo ad inizio di gennaio a 10 Hpa. Nello specifico è l’insorgenza in zona polare di una cellula di alta pressione in grado di destabilizzare il VP e determinare l’isolamento di un suo lembo sul Canada, il motore del cambiamento. Esso determinerà delle ondulazioni sempre più marcate del getto (Rossby) che potrebbero evolvere entro l’Epifania in un blocco delle correnti atlantiche con l’arrivo, in sequenza di aria, dapprima polare marittima, e poi artico marittima. Questa evoluzione appare, questa sera, molto più anticipata e franca in ECMWF come vediamo dalla seguente mappa:

L’ondulazione, come potete notare, arriva a causa dell’approfondimento sul Labrador di una depressione con conseguente “increspatura” del getto atlantico e onda mobile che dirigerebbe per il 3 gennaio una irruzione polare marittima, con contributo artico, di tutto rispetto sull’Europa centrale e sul Mediterraneo. Condizioni che poi si perpetuerebbero fino all’Epifania con l’arrivo addirittura, ma siamo sul lunghissimo termine, di una irruzione artico marittima, contributo continentale sul Mediterraneo centrale.

GFS-12 invece vede questa svolta molto più lenta con la formazione dell’onda mobile per approfondimento di una depressione sugli USA ma con impianto del VP completamente differente da ECMWF, con una cospicua parte di esso in isolamento sul Canada, ed una serie di onde mobili che dirigerebbero diversi impulsi, tutti polari marittimi sull’Italia con il primo in arrivo solo per l’Epifania.

Insomma situazione molto ingarbugliata, d’altronde i modelli devono inquadrare l’uscita da un equilibrio termodinamico sempre molto difficile da prevedere ma soprattutto da scardinare. Occorre avere pazienza, ma oggi i modelli ci dicono che l’inverno inizierà davvero.

Fonte : Progetto Scienze