Di Fiorentino Marco Lubelli – Lunedì 22 Aprile 2024

Tante le cose da dire questa sera. Partiamo dalle nevicate. Sono state intense nel corso di tutta la giornata sull’Appennino Tosco-Emiliano fino a quote relativamente basse. Nella prossima notte saranno presenti su tutto l’arco alpino, con particolare insistenza ed intensità sulle Alpi orientali.

Nella cumulata 6 ore valida per la mezzanotte di oggi si evincono in maniera evidente la persistenza e l’intensità delle precipitazioni nevose ancora sull’Arco Alpino e sull’Appennino Tosco-Emiliano. Ma sarà sulle Alpi orientali che vivremo una notte da tregenda con intensissime nevicate nel bellunese, Trentino e Friuli Venezia Giulia settentrionale, dove avremo cumulate davvero notevolissime. Le precipitazioni nevose caleranno d’intensità nel corso della mattinata di domani quando saranno per lo più deboli ancora su tutto l’arco alpino e sull’Appennino Tosco-Emiliano.

Sarà questo il segno inequivocabile di un certo miglioramento delle condizioni del tempo miglioramento che sarà sempre più convinto dalla giornata di giovedi quando a livello emisferico avverranno cose molto importanti destinate a cambiare radicalmente il pattern climatico prevalente in Europa.

Evidentissimo lo split del vortice polare che isolerà due nuclei ancora discretamente freddi su Siberia centrale e Canada centrale dove le temperature precipiteranno al di sotto i livelli medi di oltre 10°C. Ciò determinerà una ripresa delle correnti oceaniche che erano state bloccate negli ultimi giorni e che riprenderanno a dettare le sorti del tempo europeo. Ciò determinerà un graduale aumento delle temperature che oltrepasseranno la media nuovamente proprio negli ultimi giorni del mese, ma contemporaneamente porteranno sull’Italia, soprattutto centro meridionale tempo perturbato con possibili fasi piovose di una certa importanza.

Torneranno probabilmente le anomalie termiche positive alla fine del mese, ma la configurazione climatica generale non promette nulla di buono per il prosieguo della primavera che potrebbe tornare a subire l’influenza delle correnti fredde proprio a causa dello split del vortice polare, come mostrano le previsioni a lungo termine di GFS-12.

Nell’emisferica a 240 ore (10 giorni) relativa alla media dei run di GFS-12 appare evidente una importante anomalia negativa sulla Russia europea che potrebbe ancora minare il tepore e la stabilità della primavera mediterranea. Staremo a vedere. Certo, ancora per molto gli spettri dell’anticiclone africano si terranno lontani dalle lande italiche.

Fonte : Progetto Scienze