Non tardano ad affermarsi le prime anomalie termiche legate allo sviluppo incipiente della Nina, con le sue conseguenze a livello della circolazione atmosferica mondiale.
L’Emisfero Meridionale, anzitutto, sta per subire le conseguenze di un inverno particolarmente rigido in arrivo!
Le previsioni del centro di calcolo statunitense GFS mostrano, per i prossimi sette giorni, un sensibile raffreddamento del Continente Antartico, che si porterà su valori nettamente inferiori alla norma stagionale.
Le attuali mappe mostrano, entro 168 ore, delle anomalie termiche che raggiungeranno i 5-7° al di sotto della norma su quasi tutto il Continente, ad eccezione del lembo occidentale, quello della Penisola Antartica, dove le temperature saranno sopra la norma.
Questo, assieme all’ondata di freddo che colpirà il Sudamerica, porterà le temperature del Sud Emisfero fino a valori di -0,1°C al di sotto della norma, evento che non si verificava da oltre un anno, e che testimonia come l’Emisfero Australe stia per incontrare una stagione invernale particolarmente rigida.
Nel nostro Emisfero invece proseguono le anomalie termiche calde, con temperature di circa 1°C sopra la norma, soprattutto per le temperature elevate misurate in Asia e parte del Nord America.
Tuttavia, la temperatura media globale scenderà a circa +0,45°C di anomalia positiva, contro i +0,56°C medi dello scorso mese di Maggio, ed i +1,2°C misurati a fine Febbraio.
In altre parole, in questo mese di Giugno la temperatura globale risulta calata di quasi 8 decimi di grado, in appena tre mesi e mezzo, un calo con pochissimi precedenti in passato per la sua rapidità!
Roberto