Di WILL JONES – 30 Marzo 2024
Il ghiaccio marino artico ha continuato la sua recente ripresa nonostante il 2023 sia stato dichiarato l’anno più caldo mai registrato a livello globale, secondo i dati registrati dall’Istituto tedesco Alfred Wegener (AWI). Dal sito web dell’AWI (hat tip: Pierre Gosselin):
La lieve tendenza alla ripresa dal raggiungimento del minimo artico prosegue all’inizio del 2024, con l’estensione del ghiaccio marino all’inizio dell’anno inferiore al valore medio degli anni 1981-2010, ma nella fascia inferiore dei valori estremi (minimo/massimo) di questo periodo di normalità climatica internazionale (Figura 1).
Se guardiamo al nuovo periodo di riferimento 1991-2020 introdotto dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale nel 2021, gennaio 2024 è più o meno in linea con il valore medio di questo periodo (vedi grafico interattivo). L’estensione media del ghiaccio marino artico a gennaio è stata di 13,99 milioni di chilometri quadrati, circa 400.000 chilometri quadrati in più rispetto alla copertura di ghiaccio a gennaio negli ultimi 20 anni (Figura 2). Durante il mese, l’estensione è aumentata di circa 29.000 chilometri quadrati al giorno, che è stata più lenta dell’aumento medio dal 1981 al 2010.

Gosselin osserva che il grafico mostra “una tendenza stabile negli ultimi due decenni” con il recente massimo di gennaio “superiore a 15 degli ultimi 20 anni”.
L’esperta di orsi polari Susan Crockford osserva: “È quasi come se l’estensione del ghiaccio marino artico in inverno non avesse quasi alcuna relazione con le temperature globali!”
Chris Morrison del Daily Sceptic ha riferito di questa “ripresa sbalorditiva” del ghiaccio marino artico a febbraio. Ma con altre agenzie e commentatori che ora si aggiornano sulle notizie, non fa mai male mantenere i fatti della contro-narrazione di fronte al pubblico.
Fonte : Daily Sceptic