Come esempio di stretta correlazione tra i minimi solari a carattere secolare, e la presenza di inverni estremamente freddi sul nostro Continente, possiamo considerare un minimo solare di cui non abbiamo esperienza diretta, né dati diretti di misurazione, quello di Spoerer.
Con i minimi solari, infatti, aumenta la percentuale di C14, un isotopo radioattivo del carbonio, che si forma continuamente nell’alta atmosfera sotto l’effetto dei raggi cosmici.
Con la diminuzione dell’attività solare, aumenta la concentrazione di raggi cosmici che impatta sulla nostra atmosfera, formando una quantità maggiore di C14, la quale viene poi assorbita dagli esseri viventi.
il grafico in questione mostra la concentrazione di C14 presente in atmosfera nell’ultimo millennio, e determinata grazie allo studio del materiale organico, che assorbe questo isotopo durante la propria vita.
Notiamo la presenza di un minimo di concentrazione nel Medioevo, durante una prolungata fase di attività solare, e la presenza di un massimo di concentrazione durante la cosiddetta PEG, in tre fasi distinte, ognuna delle quali denominata come Minimo di Wolf, dopo il 1300, Minimo di Spoerer, coincidente con il XV Secolo, e Minimo di Maunder, tra la metà del Seicento ed i primi decenni del Settecento.
Proprio il Minimo di Spoerer, nel Quattrocento, potrebbe avere determinato un secolo di inverni freddissimi, forse i più freddi che abbiano interessato il nostro Continente, anche se è impossibile fare paragoni con i tempi più recenti, a causa della mancanza di misurazioni termometriche dirette.
Ecco, comunque, la lunghissima cronologia degli inverni rigidi del Quattrocento:
1396: In Gennaio gelò il Tevere per 15 giorni, a tal punto da permettere il passaggio di persone sopra di esso.
1407-08: Forse l’inverno più rigido dell’ultimo millennio, assieme a quello celeberrimo del 1709.
In Italia venne ricordato come “l’anno del grande inverno”, durante il quale nell’Italia del Nord e del Centro vennero distrutti dal gelo quasi tutti gli alberi, e le coltivazioni varie.
A Firenze il gelo e la neve, alta circa 60 cm, durarono per ben un mese e mezzo.
Gelò completamente il Lago di Zurigo e quello di Costanza.
I ghiacci polari raggiunsero le coste della Scozia, invadendo il Mare del Nord.
In Inghilterra, il gelo durò per ben 14 settimane, tra Dicembre e Marzo, congelando completamente il Tamigi a Londra, riempiendo il paese con moltissima neve, ed uccidendo moltissime specie di uccelli.
L’inverno del 1408, iniziò una lunga serie di inverni rigidi, che colpirono il nostro Continente.
Fonte Web: http://freddofili.it/28/02/2014/gli-inverni-del-quattrocento-ed-il-minimo-di-spoerer/