Nota di A.S.: Di solito ripubblichiamo gli articoli di climatemonitor.it con almeno un giorno di ritardo. Ma questo è troppo particolare per aspettare domani!

 


 

Autore: Guido Guidi
Data di pubblicazione: 23 Settembre 2017
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=45902

 

Di tutte le scempiaggini con cui ci tormentano gli attivisti climatici, questa è davvero la più assurda. E, a pensarci bene, anche la più triste.

Da non crederci, il Canadian Competition Bureau, equivalente della nostra Commissione Antitrust e quindi ente governativo ancorché indipendente, ha passato gli ultimi diciotto mesi ad indagare su tre associazioni, Friends of Science, Climate Science Coalition e Heartland Institute perché una lobby climatica, Ecojustice, ne aveva segnalato le attività criminose, consistenti nel fatto di sostenere il negazionismo climatico.

Dopo molta fatica e molti soldi dei contribuenti spesi, nulla di fatto. Ma dal Bureau fanno sapere di essere disponibili a riaprire il caso se dovesse saltar fuori qualche nuova prova.

Allora, senza ombra di dubbio c’è qualcuno che non sta bene. Del resto già qualcuno che fonda un gruppo che si chiama Ecojustice dovrebbe chiarire il fatto che più che del giudice ci sarebbe bisogno del TSO. E passi. Che però trovino anche chi gli da retta è assurdo. Il Canada deve essere davvero un Paese in cui si vive alla grande se hanno tempo e soldi da buttare in queste puttanate.

Comunque, non si sa mai facessero sul serio, io in Canada ci sono già stato e non correrò il rischio di tornarci ;-). Un momento, bussano alla porta, vuoi vedere che è l’Antitrust?

PS: qui i particolari della vicenda; grazie a Fabrizio per la segnalazione.