Articolo di Enzo Ragusa – Lunedì 24 Febbraio 2025

La differenza nei colori che notate tra le due rappresentazioni della stessa mappa di anomalie di temperatura superficiale dell’aria per gennaio 2025, è dovuta alla scelta della scala di colori utilizzata per rappresentare i dati. Dati che sono alla vostra destra delle due cartine.

Entrambe le mappe mostrano la stessa informazione, e cioè: la deviazione della temperatura superficiale dell’aria rispetto alla media di gennaio per il periodo 1991-2020. Tuttavia, come avrete notato sicuramente, la prima mappa utilizza una scala di colori che va da -10°C a +10°C, mentre la seconda mappa utilizza una scala che va da -3°C a +3°C. Questa differenza nella gamma di valori visualizzati influenza l’intensità e la distribuzione dei colori:

  1. Prima mappa (scala -10°C a +10°C): La scala più ampia significa che i colori sono distribuiti su un intervallo maggiore di temperature. Di conseguenza, le anomalie di temperatura più estreme (sia positive che negative) appaiono meno intense, perché i colori si estendono su un range più ampio. Le aree con anomalie di +5°C o -5°C, ad esempio, non sembrano così estreme perché ci sono valori molto più alti o più bassi nella scala.
  2. Seconda mappa (scala -3°C a +3°C): Con una scala più ristretta, i colori sono più concentrati su un intervallo di temperature più piccolo. Questo rende le anomalie di temperatura più evidenti e intense visivamente, anche se i dati sottostanti sono identici. Ad esempio, un’anomalia di +2°C o -2°C apparirà più marcata perché occupa una porzione maggiore della scala di colori.

Entrambe sono rappresentazioni valide dei dati, ma con un impatto visivo diverso.

Questa differenza nella gamma di valori visualizzati influenza l’intensità e la distribuzione dei colori, specialmente con una scala di colori che rende le anomalie di temperatura più visivamente drammatiche (come nella seconda versione, con una scala da -3°C a +3°C), potrebbe essere percepita come un tentativo di sensibilizzare il pubblico, magari dando l’impressione che il pianeta stia “andando a fuoco” o che ci troviamo di fronte a una crisi immediata e catastrofica.

Ringraziamo Chris Martz per le cartine fornite