Da P. Gosselin – 3 Gennaio 2024

Quattro nuovi studi su prestigiose riviste mostrano che la piattaforma di ghiaccio antartica è più stabile che mai.
Filmato: EIKE Klimaschau

Andreasen et al (2023) trovano un guadagno netto

Uno studio di Julia R. Andreasen e colleghi ha esaminato i cambiamenti nelle piattaforme di ghiaccio, in tutta l’Antartide, utilizzando i dati satellitari MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) dal 2009 al 2019.

Immagine: Andreasen et al (2023)

Hanno scoperto che nel periodo 2009-2019, l’area complessiva della piattaforma di ghiaccio antartica è cresciuta di 5305 km2.

18 piattaforme di ghiaccio si sono leggermente ritirate mentre le 16 piattaforme più grandi sono cresciute in termini di superficie. “Le nostre osservazioni mostrano che le piattaforme di ghiaccio antartiche hanno guadagnato 661 Gt di massa di ghiaccio nell’ultimo decennio”, hanno riassunto gli scienziati.

Banwell et al (2023) Il volume dell’acqua di disgelo è diminuito

Un altro nuovo studio di Banwell et al., pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, ha esaminato la durata e la quantità di ghiaccio superficiale che si è fusa sulle piattaforme di ghiaccio dell’Antartide dal 1980 al 2021, utilizzando i dati satellitari a microonde del modello di neve SNOWPACK.

Hanno scoperto che i più alti volumi di acqua di disgelo sono stati prodotti nella penisola, raggiungendo un picco nel 1992/1993 e nel 1994/1995, e che SNOWPACK ha calcolato “una piccola, ma significativa, tendenza alla diminuzione sia dei giorni di fusione annuali che del volume di produzione di acqua di fusione nel corso dei 41 anni“.

Frazer et al (2023)

Un altro studio pubblicato su Nature da Frazer et al (2023) ha rilevato che, sebbene l’Antartide occidentale, in particolare dai ghiacciai Pine Island e Thwaites, abbia visto drammatiche perdite di ghiaccio negli ultimi decenni, le proiezioni del loro tasso futuro sono confuse da osservazioni limitate.

Inoltre, guardando al periodo 2003 e 2015, hanno scoperto che i tassi di ritiro e accelerazione dei ghiacciai sono estesi lungo la costa del Mare di Bellingshausen, ma rallentano lungo il Mare di Amundsen.

I nostri risultati forniscono osservazioni dirette che il ritmo, l’entità e l’estensione della destabilizzazione del ghiaccio intorno all’Antartide occidentale variano a seconda della posizione, con la risposta del Mare di Amundsen più sensibile alla variabilità interdecennale atmosfera-oceano.

Baico et al (2023) 35 metri più sottile migliaia di anni fa

Infine, in un altro nuovo articolo pubblicato da Baico et al (2023), gli autori hanno esaminato le carote subglaciali del substrato roccioso che mostrano che la calotta glaciale dell’Antartide occidentale (WAIS) tra i ghiacciai Thwaites e Pope e hanno scoperto che “era almeno 35 m più sottile di quella presente nelle ultime migliaia di anni e poi successivamente si è ispessita”.

E ancora: “Un episodio passato di assottigliamento della calotta glaciale che ha avuto luogo in un clima simile, anche se non identico, non era irreversibile. Proponiamo che il passato ciclo di assottigliamento-ispessimento sia dovuto a un feedback di rimbalzo glacioisostatico, simile a quello invocato come possibile meccanismo di stabilizzazione per l’attuale ritiro della linea di messa a terra, in cui il sollevamento isostatico causato dall’assottigliamento dell’Olocene inferiore ha portato a un relativo abbassamento del livello del mare favorendo l’avanzamento della linea di messa a terra”.

Fonte : No Tricks Zone