Bentrovati a questo nuovo post sul rischio sismico di quest’anno che si preannuncia eccezionale. Per chi si fosse perso il precedente articolo.

Facciamo ora un focus sulla California, e in generale sulla fascia ovest degli States, in quanto per i motivi che elencherò di seguito, dovrebbe essere l’area più colpita da violenti sismi ed eruzioni vulcaniche quest’anno. Tanto per cominciare, c’è già uno studio statistico inerente lo stress accumulato dalla faglia, prodotto dall’Ingv, che indica il 2024 come l’anno in pole per un importante terremoto in California; qui potete leggere lo studio ed i relativi autori.

C’è da dire che la loro è una stima parziale, fatta senza voler creare allarmismi e quindi elaborata con molta cautela. Inoltre’, considerando il potenziale di quel territorio fare una tendenza su un rischio di un M 6 ha poco senso, essendo un sisma che può avvenire anche in condizioni normali.
Se vediamo la storia della regione i terremoti sono stati spesso molto distruttivi; in particolare ogni 300 anni circa si sviluppa un terremoto fortissimo, detto Big One. L’ultimo avvenne il 1 febbraio del 1700, prossimo al M 10, con epicentro zona subduzione davanti l’attuale Oregon.
Bisogna considerare che la struttura geologica dell’area è molto complessa, e vi sono tre faglie che si incontrano: Pacifica-Nord americana e Juan de Fuca. In particolare la zona di incontro tra la Juan de Fuca e la placca nord americana genera una subduzione (stati di Vancouver, Oregon, Washington), e ha perciò il potenziale sismico maggiore, a cui segue quello della Faglia di San Andreas (California costiera, da Los Angeles a San Francisco). Da notare poi le numerose fratture lungo la placca pacifica, che ne accrescono il potenziale energetico.


Riassumendo, quindi vi sono due aree per l’attivazione di sismi colossali: una è la Subduzione di Juan de Fuca, l’altra San Andreas. Dulcis in fundo, sotto Los Angeles, vi è un supervulcano, il Long Valley, simile ai campi flegrei. Supervulcano sta dando segni di attività. Pronto a esplodere, cosa sappiamo?

Il realizzarsi dell’evento principale (il Big One) destabilizzerebbe la tettonica dell’intera regione, fortemente interconnessa, a tal punto che inizierebbero una serie di scosse di assestamento diffuse molto potenti, (una serie di veri e propri super terremoti più che scosse di assestamento), con il rischio di attivare, data l’enorme onda d’urto, anche i supervulcani nelle vicinanze ed espandere l’instabilità litosferica fin sulla East Coast ed il Messico.

Fatta questa panoramica, vediamo quali sono gli elementi, oltre al contributo dell’Ingv, che suggeriscono il verificarsi di super terremoti/eruzioni in Nord America nel 2024.

Partiamo dalle forzanti astronomico-gravitazionali:
dal 10 febbraio a metà maggio le fasi di Luna Nuova si formeranno al perigeo, in una situazione anche di relativo perielio (fino ad Aprile).
Su tutti, l’Eclissi Totale di Sole dell’8 aprile avverrà al perigeo minimo proprio sulla perpendicolare degli Usa occidentali.


A tal proposito va detto che le fasi di Luna Nuova/Piena producono la massima forzante gravitazionale sui territori sopra cui si formano con perpendicolarità esatta.

Le regioni al di sopra delle quali le fasi di luna avvengono con perpendicolarità esatta cambiano mensilmente/annualmente e ciò è uno dei motivi per cui i terremoti avvengono sempre in posti diversi. Quest’anno le Lune Nuove si formeranno sulla verticale esatta degli States per ben tre mesi, da aprile a giugno; quindi avremo una situazione di stress gravitazionale in tale area eccezionalmente duratura.

Le Eclissi totale di Sole, sono poi le più rare e devono ciò proprio al fatto che l’allineamento Sole-Luna-Terra sarà perfetto, cosa che non avviene tutti gli anni (ogni 7-8 circa). Durante l’eclissi dell’8 aprile inoltre avremo Luna-Sole-Mercurio-Venere-Terra-Chirone congiunti; e poco distanti anche Saturno-Marte e Giove-Urano congiunti. In aggiunta Giove-Urano formeranno un allineamento, ossia saranno entro i 30 gradi astronomici di distanza, con Luna-Sole-Mercurio-Venere-Terra-Chirone. Marte-Saturno formeranno un allineamento invece con Nettuno, che diverrà congiunzione a fine mese. Insomma, tutti i pianeti del sistema Solare in allineamento e/o congiunzione.

I giorni più a rischio per violenti sismi in tale territorio sono tra il 16 e 20 aprile, quando il primo quarto di Luna sulla verticale degli States formerà anche una opposizione con Plutone, davvero tutti i pianeti chiamati in causa in tal frangente, eccezionale veramente. Potenziale magnitudo prossimo a 10.

E poi tra il 15-20 maggio, quando ci sarà la super congiunzione Sole-Mercurio-Venere-Giove-Urano-Pleiadi-Algol in quadratura al primo quarto, Marte-Nodo-Chirone congiunti e allineati a quelli sopra, e Saturno-Nettuno che iniziano la loro congiunzione. In tal frangente più probabile una violenta eruzione vulcanica (VEI 7?) in Nord America (precedente St.Helens del 18 maggio 1980).

Probabile primo aumento di frequenza sismica in quella zona già in seconda decade di febbraio (congiunzione Marte-Venere-Luna al perigeo Mercurio-Plutone con anche il Sole in allineamento ad essi). Poi intorno il 10 marzo (congiunzione Luna al perigeo Sole-Mercurio-Nettuno con Saturno in allineamento ad essi). E ciò sarà importante da attenzionare, in quanto sarebbe il segnale d’inizio di una fase di instabilità acuta nel sistema di faglie del nord America.

Lecito attendersi visti gli allineamenti, le congiunzioni storiche e la contemporaneità del max solare, anche tempeste solari molto forti, potenzialmente di carattere eccezionale, tra aprile e maggio, con primi incrementi di espulsioni coronali in febbraio e marzo con un possibile evento terminator, preoccupante tempesta solare inizio 2024.

Probabile che quando i pianeti sono in congiunzione la loro forzante gravitazionale si sommi e si moltiplichi per se stessa: (Fg1+Fg2+…)2; tale forza va a destabilizzare sia la dinamo solare, favorendo lo sviluppo di grosse macchie, che la litosfera terrestre (a cui si aggiunge poi l’impulso elettromagnetico generato dal Sole a destabilizzare nucleo e mantello terrestri).

Sopra, la stima delle forze mareali sul Sole elaborata con le leggi di Keplero. Da notare come pianeti tipo Saturno, Urano e Nettuno, idem la Luna, abbiano una forza trascurabile in condizioni normali. La situazione cambia radicalmente se più pianeti sono in congiunzione. Stesso meccanismo vale per la Terra, vedere il grafico sotto.


In conclusione quest’anno difficilmente scamperemo da eventi sismici degni di nota diffusi; gli elementi a favore sono troppi, così come i tempi di ritorno ciclici ed il fatto che avverranno in contemporanea con le maree equinoziali (tra i motivi per cui storicamente i principali terremoti ed eruzioni avvengono in primavera: vedasi Tambora, Laki, Ilopango, St.Helens, sisma San Francisco 1906, sisma Aquila e Fukushima ecc…).

Segnatevi le date. Il consiglio che posso dare è proteggere soldi ed eventuali investimenti dai gravi danni economici che potrebbero scaturire da questa situazione, specie se si hanno titoli o azioni. Una buona idea per chi possiede piattaforme di trading, post realizzazione evento, è di andare in short sui listini americani.

N.b: la cosiddetta scienza ufficiale tende a negare che i pianeti in congiunzione sommino e moltiplichino la loro forza gravitazionale. Tuttavia vengono smentiti dalla stessa Luna nuova, ossia quando Sole-Luna sono allineati e congiunti. Infatti, avessero ragione loro, i quarti e le lune piene dovrebbero avere la stessa forza gravitazionale della luna nuova, cosa che non accade nei fatti. Sbagliano inoltre a valutare la forza gravitazionale di un singolo pianeta rapportata al metro (o al più al km quadro). Per vedere la reale forza gravitazionale esercitata, (dopo aver sommato le forze dei pianeti in congiunzione e la risultante elevata a potenza), bisogna moltiplicarla per l’intera superficie della faglia/zona sismica presa in esame. E vedrete che esce fuori una forza, espressa in kg/km2, piuttosto intensa, più che sufficiente ad innescare terremoti laddove le faglie hanno raggiunto o sono vicine al punto di rottura.

A presto
Alessio