Di Pierre L. GosselinNoTricksZone (Germania)

http://notrickszone.com/2015/09/06/huge-implications-study-shows-climate-dominance-of-200-year-solar-cycle-cooling-21st-century/

Traduzione a cura di Mauri Sesler (scientific translator)

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La sorpresa in questo caso è assai modesta: un nuovo studio pubblicato dalla rivista Climate of the Past arriva a dimostrare come in realtà i cicli solari giochino un ruolo dominante sul cambiamento climatico. Ho già trattato questo argomento in precedenza, disponibile qui. Qui di seguito la prima pagina dello studio:

Contrariamente a ciò che ci viene raccontato dalla scienza popolare del giorno d’oggi, questo nuovo lavoro di ricerca ci avverte che dobbiamo essere preoccupati per il raffreddamento che si verificherà nei prossimi 65 anni… probabilmente anche ai livelli del 1870! L’estratto (il grassetto l’ho aggiunto io):

Un gran numero di ricerche paleo-climatiche hanno notato l’influenza di una oscillazione di 200 anni che è stata correlata al ciclo De Vries / Suess di attività solare. Dato che tali studi riguardavano per lo più circostanze climatiche locali, abbiamo utilizzato ampi gruppi di valori indicativi dell’emisfero settentrionale di Büntgen e di Christiansen / Ljungqvist insieme ad un insieme di anelli di tronco d’albero dell’emisfero meridionale, tutti con una risoluzione temporale di 1 anno, per analizzare l’influenza sul clima da parte del ciclo solare. Poiché vi è un crescente interesse per i tassi di aumento della temperatura, invece di presentare temperature assolute, abbiamo analizzato le differenze di temperatura per più di 100 anni per fare luce sulle dinamiche climatiche perlomeno degli ultimi 2500 anni. La trasformazione così come l’ottimizzazione non lineare di funzioni sinusoidali di Fourier e Wavelet mostrano il predominio del ciclo di 200 anni. Il carattere ondulatorio in forma sinusoidale delle oscillazioni climatiche permette una previsione approssimata del clima prossimo futuro “.

La figura 1 dello studio, pubblicata qui sotto, mostra il respiro globale dei valori indicativi utilizzati per la sua elaborazione, e, quindi, serve a confutare quelle affermazioni che sostengono che i risultati dello studio sono solo di natura locale:

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La fonte è disponibile qui.

Lo studio copre un periodo di 2500 anni, e rivolge uno sguardo di tipo globale. Un’analisi approfondita di molteplici valori indicativi ha portato gli autori a scoprire il molto pronunciato ciclo solare di 200 anni De Vries / Suess. Nella parte in esame dello studio gli autori scrivono:

Il clima della Terra mostra una oscillazione piuttosto regolare nel corso di un periodo di 200 anni durante gli ultimi millenni. Tuttavia, frequenza, fase, e la forza di oscillazione si trovano a variare in diverse serie temporali di temperature e per tempi diversi (si vedano le figure 4-6, e 8). Tuttavia, la relativa stabilità storica del ciclo suggerisce che la natura periodica del clima persisterà anche nel futuro prossimo.

Allora che cosa ci riserverà questo ciclo per il futuro?

Naturalmente non è possibile estrapolare direttamente come suggerito qui sopra dagli autori. Più avanti nello studio sottolineano che il ciclo è influenzato dalle “attività terrestri” che “possono dominare temporaneamente l’attività solare, ad esempio, interrompendo le oscillazioni sinusoidali “. Ma in generale, il ciclo è probabilmente un indicatore affidabile di cosa aspettarsi in anticipo su scale temporali decennali. Gli autori scrivono del ciclo di 200 anni:

Fornisce correttamente il minimo di temperatura del periodo 1850-1900 e mostra un calo di temperatura dal presente fino all’anno domini 2080, quest’ultimo paragonabile con il minimo del 1870, come già previsto negli studi (Steinhilber e Beer, 2013;. Liu et al, 2011) sulla base dei dati della sola attività solare.”

E’ consigliabile non prendere in considerazione l’acquisto di terreni lungo la costa della Groenlandia, a meno che voi e i vostri bambini non abbiate intenzione di mettervi a vendere ghiaccio glaciale nei decenni a venire. Il riscaldamento a cui abbiamo assistito nel corso del ventesimo secolo sembra sia stato in gran parte causato dal ciclo di 200 anni. Ma ora il picco è alle nostre spalle. Lo studio avverte che dobbiamo aspettarci un raffreddamento nel corso dei prossimi 65 anni!

Un ulteriore analisi sulle implicazioni di questo studio (in inglese) è disponibile qui.

Pierre L. Gosselin – Cittadino Statunitense, adesso vive nel continente Europeo e assieme alla moglie gestisce una piccola azienda che fornisce servizi nell’ambito delle comunicazioni a imprese industriali del settore della tecnologia e dei prodotti di ultima generazione. Si considera uno scettico della prima ora dell’ipotesi dell’AGW, e vede se stesso come uno spettatore critico del dibattito e dell’arena del cambiamento climatico.