I dati che costantemente ci invia l’ormai indispensabile Sonda SDO sull’attività solare dell’attuale SC 24, ci danno un’idea di come la bassa attività solare, espressa sotto forma di campo magnetico interplanetario, continui in modo molto blando, confermando in toto le nostre previsioni che avevamo anticipato alcuni anni fa!

Per renderci conto della bassa attività solare, poco sotto, possiamo osservare l’immagine inviata dalla Sonda SDO/HMI colored, nel quale notiamo la mancanza totale, o quasi, di macchie solari (sun-spot) sulla fotosfera solare, che vengono generate dai forti campi magnetici del Sole.

 

latest_1024_HMIIC

L’immagine della superficie solare nella giornata di oggi, con totale o quasi assenza di macchie solari. 

 

Attualmente, sempre a conferma di un Sole ormai in forte decadimento, gli strumenti misurano un flusso solare (10.7 cm radio flux) di circa 80/85 sfu, un valore di circa 10/15 punti appena distante da un profondo minimo solare.

2016-04-06_183602

Nel rettangolo rosso i valori del flusso solare 10.7 cm di questi ultimi giorni. Le previsioni lo danno in ulteriore calo nei prossimi giorni.

 

Questa debolezza, l’ho ripetuto molte volte, è dovuta principalmente da un’attività solare asimmetrica, relativamente ai due emisferi solari e con i due Solar Max avvenuti in tempi completamente differenti (Solar Max emisfero nord Novembre 2011 – Solar Max emisfero sud Febbraio 2014). L’inedita situazione che si è creata e che diverrà sempre più marcata nei prossimi anni, non permetterà ai prossimi cicli (come abbiamo imparato a conoscerli) di svolgere la loro normale attività geomagnetica.

Inoltre l’asimmetria conclamata in questi anni e che via via andrà ad amplificarsi, non permetterà al GMF (Global Magnetic Field) una riorganizzazione in tempi brevi, come normalmente dovrebbe avvenire, quindi non ponendo le condizioni per una diminuzione della resistenza del Campo Magnetico in direzione dei due poli, specie nel nord emisfero, che risulta da un lungo periodo molto debole. Per questo motivo, lo squilibrio (distanza) che viene provocato tra Nord e Sud nei Campi Magnetici, porterà un conseguente forte ritardo alla possibile conclusione nei tempi previsti il SC24… allungandone inevitabilmente la durata, condizionando così inevitabilmente la Dinamo Solare. Questo processo fisico che ha il compito di generare il Campo Magnetico, meccanismo grazie al quale si origina il Campo Magnetico della nostra stella, aumentando i deboli Campi Poloidali per crearne uno più intenso di forma toroidale, zona nel quale viene generata molti anni prima l’attività magnetica del Sole nelle sue profondità!

Per inciso, ricordiamo che la contro inversione dell’emisfero Nord, avvenuta nel febbraio 2014 e che si è conclusa a fine ottobre 2014 (con valori negativi del polo nord, cosa mai avvenuta nella storia della fisica solare moderna) ha permesso di riportare il Sole ad una situazione di fase monopolare, e cioè con i due poli magnetici negativi per circa 8 mesi. Questa contro inversione avrà certamente dei risvolti pesanti sul Campo Magnetico Polare, poiché indebolirà ulteriormente il suo Campo Magnetico, con effetti che sono attualmente visibili, ma che lo saranno sempre di più nel prosieguo del ciclo attuale e che, come facile attendersi, saranno presumibilmente maggiori nel prossimo SC25.

Come ho sempre ricordato in molti altri miei articoli, lo stallo dell’emisfero nord, protratto negli anni, come stiamo osservando da ormai quasi quattro anni, potrebbe portarci direttamente ad un periodo di profondo Minimo Solare della durata di decenni.

Questa rara situazione che si sta creando, fu una delle peculiarità di uno dei più grandi minimi solari mai avvenuti a memoria d’uomo, il famoso quanto temuto Maunder’s Minimum (1645-1715) un periodo di circa 70 anni di bassissima attività solare, dove nel contempo le temperature diminuirono non solo di alcuni gradi in Europa, ma anche a livello globale!

A questo punto non ci resta che attendere….

 

Enzo
Attività Solare